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mani il lembo del velo datole da Pallade; il qual modo di rappresentazione vedesi spesso in antichi monumenti, come nella raccolta di Otf. Müller ai numeri 43, 45, 46, 142.

16 Il testo qui ha un giuoco di parole, che nella nostra lingua riuscirebbe volgare e senza vigore.

17 Vedi la Satira sopra le donne di Simonide, tradotta in bellissimi endecasillabi da Leopardi, e nella quale si fa il ritratto della cattiva moglie e della buona.

18 Anche nel primo libro del Ramájana si parla del l’efficacia della divina bevanda prodotta negli Dei discesi dal cielo per prender parte all’impresa guerresca di Rama.

19 Credo che Milton conoscesse questa parte della Teogonia d’Esiodo. Massime nel libro primo c’incon triamo in parecchie imagini somigliantissime a quelle del poeta Ascreo. Cito un passo, dove il poeta inglese dice che gli angeli ribelli furono cacciati in luogo

Così lungi da Dio, così remoto
Dal sidereo splendor, come tre volte
Dal centro del creato il più lontano
Polo si scosta...

Traduz. di A. MAFFEI.

20 Non paia strano il vedere Nettuno, non Vulcano, costruttore di tali opere. Il Göttling ne dice la causa, ed è, che Nettuno è il più vicino al luogo in cui furono confinati i Titani. Oltrechè, egli aggiunge, non vediamo Nettuno costrurre con Apollo le mura