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     Congiunta in dolce amor generò Pluto27
     Nei molli prati dell’opima Creta
     Amico nume, che la terra e gli ampi
     Pelaghi scorre, e ricco e assai felice
     Fa il venturoso che s’imbatte in esso.
     Ed Armonia di Venere figliuola
     A Cadmo partorì Semele ed Ino,
     E la leggiadra Agave, ed Autonóe,
     Che il chiomato Aristeo sposa menossi,
     E Polidor nella turrita Tebe.
     Calliroe figlia d’Oceáno, unita
     Nel dolce laccio dell’idalia Diva
     Col forte Crisäór, produsse un figlio,
     Il più gagliardo fra i mortali tutti,
     Gerïon, cui la forza Erculea spense
     Nell’ondosa Eritía pel tolto armento.
Ed Aurora a Titon Mennon produsse,
     Degli Etiopi sovrano, aspro nell’armi,
     E il rege Ematïon. D’illustre prole
     Cefalo indi fe’ padre, dell’ardito
     Fetonte, a un Dio simíl, che fresco fiore,

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