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quelli che dell’anima d’un popolo intero s’erano fatti interpreti fedeli. Patria loro è quindi ogni borgo, ogni città. Lasciando essi dietro sè un lung’ordine di discepoli e imitatori, loro viene attribuito quanto era opera di questi. Divenendo maestri d’una scuola il loro spirito sorvive al rogo, essi acquistano un carattere sacro, divengono mito. La loro vita si computa non dalla durata naturale, ma dalla durata della loro influenza sull’epoca.
III.
Risolvere la questione non è dunque possibile, e altronde non interessa il lettore. Ma ciò che monta è il sapere circa qual tempo Esiodo fiorisse, sapere quale periodo di civiltà rappresenti esso, come poeta e maestro di sapienza. Di tale questione s’occuparono molto antichi e moderni, ma la somma e il frutto delle loro ricerche non parmi sia tale, che