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luto, sollevò il dubbio, se quei versi contenenti quelle notizie appartengano veramente ad Esiodo, o siano interpolazioni di rapsodi o di commentatori, intenti a fissare una patria al gran poeta, e a dare qualche cenno della vita di lui, quale potea desumersi dal contenuto dei suoi poemi. Il conoscere la patria degli uomini grandi è un bisogno, che non può starsene insoddisfatto: dove i fatti e le testimonianze sicure mancano, si creano congetture, le quali attraversando i tempi acquistano carattere di verità, finchè la critica indagatrice di tutto non le colga in falso, o non trovi almeno ragioni per diffidarne.

Tentar d’investigare il vero sarebbe opera d’erudizione vacua. Pensiamo infatti alle condizioni di quei tempi. Lo scrivere o era affatto ignoto, o quasi affatto. Gli uomini più distinti, che furono gran parte della civiltà degli antichissimi, perdevano, per così dire, il carattere locale divenendo un nome nazionale, siccome