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NOSTALGIA.
V’è alcun che canta: “O sole mio....„ su l’acque
verdastre della Lìmmat. — Chi?...— S’affonda,
o voce, il cuor nella tua scìa profonda,
4il triste cuore ove ogni voce tacque.
Freddo, pioggia, crepuscolo. Beffarde
sbucan le lune elettriche, fra aloni
di nebbia. Oscure ombre mi radon, suoni
8rauchi movendo dalle lingue tarde.