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198 | compagni di strada |
scomposte, nè cozzar con sanguinanti
membra contro la notte che t’acceca.
Di là nella stessa ombra sorda e cieca,
12son mille o più di mille agonizzanti.
Scagliansi in mucchio verso l’orifizio
distrutto, con feroci granfie il dorso
l’uno all’altro raspando, a pugno e morso
16fuggir primi tentando al gran supplizio:
ma fumo e fiamma indietro li ricaccia,
non v’è più strada non vi son più porte:
solo, e despota, il caos.... — Ma tu sei forte,
20Georg. — Taci. — Guarda la tua fine in faccia.