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I giacigli 195



Spasimoso ansimar sulle cuccette
degli asili notturni, aliti densi
di vino, naufragar di tutti i sensi
48nel gorgo delle mescolanze infette!...


Destituita dalla somiglianza
con Dio; — da sè diversa umana faccia
che della luce e del pensier la traccia
52smarrisci, — e ti deturpi in oblianza!...


Due creature io solo scôrsi, belle
nel sonno: ah, così belle, che i giardini
del cielo, dai silenzïi turchini,
56sfogliavano su lor fiori di stelle.


L’uno era un bimbo, in un candor soave
di trine, e lo cullava un pio cantare:
l’altro era un marinaio in mezzo al mare,
60e lo cullava il ponte della nave.