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182 | compagni di strada |
Vorrei, nè posso, consolar l’affanno
di quei bronchi inguaribili. — Di fianco
l’una all’altra, ma cieche; a fil d’un bianco
12muro, ma estranee, due miserie stanno:
la mala bestia che t’asfissia in gola,
o ignoto, e il cancro che mi mangia il cuore.
Ma passeranno, sole, nell’orrore
16del vuoto, senza dirsi una parola.