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170 | compagni di strada |
e s’abbattè come s’abbatte un ramo
a terra, e rise con riversa gola,
e pianse: a lui gettando la parola
12ancor non detta ad uom vivente: — Io t’amo.—
٭
E prega, umìle, il Falco che non l’ode:
— Io non ti chieggo, o domator di vento,
con qual poter foggiasti lo strumento
16che ti solleva a le celesti prode.
Ma esso è te. Se or tu, con teso rostro,
su me piombassi per ghermirmi, e via
mi rapinassi a volo, e per magia
20d’ali e d’amore il cielo fosse nostro.