Che altro io potrei darti, o Patria grande?...
vuota è la casa, spento il focolare:
la cenere io raccolsi sull’alare 44e con essa formai le mie ghirlande.
Irrigidìi per te la fronte stanca
nella bellezza dell’orgoglio sacro.
Madre d’eroe non piange. — A volte il macro 48volto, per aria che al respir le manca,
tende, ed il labbro; e il sangue a goccia a goccia
sgorga dalla ferita che s’incava
nelle profonde viscere, e ne scava 52la vita, come fa stilla da roccia;
ma singhiozzar con disperata voce
sul figlio morto, non sarà chi l’oda:
sta, di fronte alla gloria, che l’inchioda 56al suo materno amor come a una croce.