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162 | compagni di strada |
Tante madri a quest’ora hanno il mio cuore
di pietra, e la mia faccia d’agonia!....
.... Tacciono. Così volle, — e così sia, —
12la Patria, amor che vince ogni altro amore.
O figlio, io ti creai colla mia carne
giovine, io ti nutrii colle mie rosse
vene, e la forza che per te mi mosse
16unica or regge le mie membra scarne.
Arde in te la sostanza di mia vita,
e tu con fibra e fibra ancor t’aggrappi
a me, come nell’ora in cui gli strappi
20del tuo corpo al mio corpo eran ferita.
Porto, grondanti sotto la gramaglia,
le piaghe tue: pur io la testa mozza
rotolare mi sento nella sozza
24terra, ed il sangue fino a Dio si scaglia.