Pòsati, adesso!... Getta il sacco a terra.
C’è un po’ d’Italia, qui. Spezza il mio pane.
Io parlerò con te delle lontane 28messi che splendon sulla nostra Terra.
Esule al par di te, che di calcina
t’imbratti a cementar le case altrui,
e pietra a pietra ammucchi in squadra, sui 32palchi eretto ove morte è più vicina;
strofa su strofa io costruisco i palchi
eretti contro il ciel, del mio pensiero:
tutte le imbevo del mio sangue nero 36perchè ben l’una contro l’altra calchi.
E nulla vale a me, nulla a te vale
il paziente sforzo dïuturno:
oggi, stranieri, in questo Asil Notturno: 40doman, forse, stranieri, all’ospedale.