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crata dinastia, gli uomini più probi e più benemeriti della patria si videro oppressi, calpestati, derisi, condannati senza prove alla galera, alla forca, o all’esilio, senza poter ricorrere che a Dio. Però la speranza d’una nuova êra, d’un’êra felice, la fede che un giorno la giustizia di Dio avrebbe fatto trionfare la giustizia umana sopra i tiranni, dava animo e coraggio per resistere alle oppressioni cui il solo spirito dei buoni Italiani, rafforzato dalla loro fede, potea reggere.

Quest’ora desiderata e sublime per la nostra patria è giunta; ma un terribile disinganno si osserva ancora che è fatale, ma che lo sarà ancora di vantaggio se il Governo non fa sosta al cammino intrapreso. Quei padri di famiglia che han visti perseguitati i loro figli e le loro case, dileggiati i loro parenti ed amici dagli individui, che tutt’ora veggono negli stessi impieghi, che imprudentemente affettano un sentimento liberale che non hanno mai avuto, e ove spesso non si ritengono dal beffarsi di quelli stessi che tanto soffersero per condurre lo stato sociale di quel paese al punto ove si trova... possono essi esser contenti e soddisfatti di quel Governo da cui si attendevano almeno una soddisfazione morale? Certo che no. Quindi altra parte della popolazione di quel paese è disgustata per questo nuovo atto antipolitico nell’attuale ordine di