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PREFAZIONE DEL TRADUTTORE



Il desiderio di trarre a se una parte di quella gloria che ha renduti celebri i nomi di tanti eccellenti scrittori greci e romani, ha eccitato in ogni tempo l’emulazione di uomini dottissimi ad arricchire le patrie loro di quelle nobili produzioni, che, a dir di Longino, dalla naturale altezza di spirito degli antichi, nell’animo di coloro che gl’imitano, come da sagre grotte, certi effluvj si tramandano, da’ quali ispirati anche quelli che noti sono molto disposti a esser dal furore febeo invasati, insieme coll’altrui grandezza l’entusiasmo concepiscono. Duopo è però di scegliere quelle opere, che per la costante fama e per lo universale giudizio degli uomini dotti, sono veramente insigni ed utilissime, potendo per esse sole sperare di vedere elevati gli animi nostri a quegli alti termini che ci siamo ideati. Onde io mosso dalle virtù di Erodiano, e dalla costante fama che lo ha sempre riposto fra i più squisiti ingegni dell’antichità, ho stimato di dare al pubblico la traduzione di quella sua bellissima istoria.

Prima però di far parola del modo che ho tenuto in tradurre, io credo necessario