valletto di camera, non senza sospetto della sua onestà, e portogli il libro: Vedi, disse, la bella festa, che abbiano a festeggiare questa notte. Leto leggendovi la morte, tutto di terror si riscosse. Ma uomo, com’era, egiziano, audace, pronto, ed iracondo sigilla tosto quel libro, e per un messo fidato lo fa ricapitare alle mani di Eletto, il quale fuor di se per la paura, corre a Marzia, fingendo di andarvi a consigliarsi seco del modo di abbigliare, in adesione degli ordini del principe, la scuola de’ gladiatori. Sotto questo pretesto convenuti insieme, stabiliscono, che per salvare le loro vite non è da perdere un momento di tempo, e doversi tosto scegliere qualche partito. Deliberarono di attenersi al veleno, compromettendosi Marzia di dargliene facilmente, come quella la quale solea mescergli e porgergli da bere, perchè l’amore dell’amata facea parere a lui più soave la bevanda. Nel ritorno dunque del bagno, gli mise in mano il bicchiere col veleno infuso entro profumatissimo vino. Ed egli, che per lo star lungamente nel bagno, e per gli strapazzi della caccia era arso di sete, dandosi a credere che secondo il solito fosse già stato gustato, inconsideratamente lo bevve. Il veleno gli vinse tosto
ciascun sentimento, e preso da una stupefazione che stimò cagionata dalla fatica, se ne andò