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istoria libro i. | 45 |
Comodo intanto, sebbene sospettante di non esser ben visto dal popolo, consigliato dagli amici, ritornò in città, ove fu con grida liete e favorevoli onorevolissimamente accompagnato al palazzo imperiale. Avendo corso però tanti pericolisi rendette diffidentissimo, e, dando fede allo spionaggio ed alle calunnie, pose mano alle uccisioni. Isfuggendo lamicizia degli uomini virtuosi, si ritrasse da’ buoni studj e discipline, ed ingolfossi ne’ più vergognosi piaceri. Agitato poi sempre dalla paura di essere insidiato da coloro, che di bontà o di dottrina avessero alcun pregio, tutti fuor di palazzo discacciolli. All’incontro si fece schiavo alle voglie de bulloni, e degli architetti delle più laide nefandità. Quindi, addestratosi a correr velocissimamente su’ cocchi, e ad uccidere di sua mano le fiere, dava argomento agli adulatori di celebrare fimpareggiabile sua fortezza, e così trascorrea a modi sommissimamente disdicevoli alla modestia di un principe.
In questo tempo apparirono in cielo varj prodigj. Le stelle brillarono per lungo tempo di pieno giorno, e alcune di loro, dilungandosi, pareano quasi appese nel mezzo del cielo: oltre di questo nasceano animali di ogni generazione con figure orribilissime, e di membra strane e ripugnanti alla propria natura. Quindi un gran-