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38 | erodiano |
Comodo ed ammazzarlo. Tradito però da quegli stessi elle avea seco condotti nella città (cui forse facea stomaco di dover venerare principe un capo di assassini) fu arrestato il giorno innanzi la festa, e subì la meritata pena di morte, con quanti si poterono avere de’ suoi complici. Comodo intanto sagrifìcato ch’ebbe, e rendute grazie alla Dea, ne festeggiava la festa, e tutto giocoso si aggirava per entro quella solennità; ed il popolo, folleggiando di piacere nel veder salvo l’imperadore, solennizzava anch’esso con grandissima allegrezza.
Ora non mi sembra disdicevole far menzione delle ragioni allegate dagli storici della tanta venerazione in cui hanno i romani questa Dea, e più mi pare da dirlesi, quantochè la maggior parte de’ greci le ignora. Dicon dunque che la immagin di lei discesa fosse dal paradiso, non si potendo penetrare qual ne sia la materia, quale l’artefice, nè parendo assolutamente fattura di uomo. Ella è tradizione che cadesse dal cielo in certo campo di Frigia, detto da tale avvenimento Pesinunte, dove primieramente apparve! Benché presso altri scrittori io trovi, che quivi Ilo di Frigia, e Tantalo lidiese venissero alle mani, o a cagione della strada, o piuttosto pel ratto di Ganimede: e, che avendo quivi combattuto lungamente con egual