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l’Asia che sta dirimpetto all’Europa, e lascino che i persiani signoreggino fino in Jonia, ed in Caria, ed a tutti quanti quegli stati che da’ mari Pontico ed Egèo sono divisi, per essere questi ereditaggio trasmesso loro da’ loro antenati. A questa superbissima proposizione Alessandro rispose col fare afferrare gli ambasciadori, e, fattigli spogliare di quelle ricche vesti ed armi, gli rilegò nella Frigia, e concedette loro per vivere terreni da vangare. E tenendosi soddisfatto di punire la loro arroganza col vietargli la patria, non volle dar loro la morte, per esser fermamente persuaso che uccidere uomini non presi in battaglia e venuti a solo fine di eseguire i comandi del loro re, sarebbe stata azione vile e malvaggia.

In questo stato di cose, e mentre Alessandro si ammanniva al passaggio de’ fiumi, per tradurre l’esercito su quel de’ barbari, gli si ribellarono alcuni soldati che si erano fatti venire di Egitto, ed in Sorìa gli si svilupparono contro de’ mali umori. Ma presto dette sesto a tutto e fece punire i colpevoli. Quindi cambiò di luoghi altri eserciti, per tenere in freno più facilmente le escursioni de’ barbari. Ordinate posi le cose, e messo insieme un esercito sì numeroso da non diseguagliare le forze mimiche, divise, secondo il parer degli amici, in tre corpi