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animo di affrontare piuttosto qualunque perìcolo, che restare in vita privata ed abbietta.

Per la qual cosa di notte e nascostamente uscita la città colle figliuole e co’ nepoti, e accompagnata da quella stessa risma di rifuggiti, venne senza ostacolo intromessa negli alloggiamenti. Corsero tosto i soldati a circondare Bassiano, e abbigliatolo di porpora, lo acclamarono imperadore col nome di Antonino. Quindi, fornitisi di vettovaglie e tutt’altro che potea loro occorrere, fecero venire le loro mogli e figliuoli e quanto aveano ne’ vicini borghi e casali, e si misero in punto di regersi, se fosse duopo, anche contro un assedio.

Le quali cose tosto che furono annunziate a Macrino che si tratteneva in Antiochia, si sparse subito per l’esercito la nuova, che si era trovato un figliuolo di Antonino, e che la sorella di Giulia prodigalizzava denari a’ soldati. Di maniera che, propendendo gli animi a creder vero non solo ciò che si divulgava, ma quello ancora che veniva loro immaginato, rimanevano in forse, e si sentivano tratti ad ingarbugliare, si per odio che portavano a Macrino, che per un po’ di pietà che ancor sentivano di Antonino. Ma più veramente gli muovea la speranza di far denaro, e molti di loro eran già disertati all’insegne di questo Antonino novello. Macrino però