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istoria libro v. 179


di lui gli spettatori tutti, ed in ispezie i soldati romani, o per si sapere che discendeva di prosapia imperiale, o pel fulgore che scintillava di quella sua rara bellezza. Aveva allora vicino a quella città i suoi alloggiamenti un esercito romano destinato a difendere la Fenicia, il quale ne fu poi richiamato, come appresso narreremo. Entrando dunque i soldati sotto nome di devozione spesse volte nel tempio, fissarono attentamente gli occhi nel giovine, e non si potevano saziare di guardarlo. Eranvi tra loro alcuni dimestici di Mesa scacciali da Roma, a’ quali ella, mentre faceano le più grandi meraviglie delle sue fattezze, disse (non saprei se mentendo, o veracemente) ch’era esso, benché di altri fosse creduto, figliuolo di Antonino, il quale si era giaciuto colle giovini e belle sue figlie, quando conviveano a palazzo colle sorelle di lei. Udita da costoro tal cosa, passò di bocca in bocca per tutto l’esercito, di modo che fu in breve divulgata. Si sparse ancora che Mesa aveva monti di denaro, e ne darebbe in abbondanza a’ soldati, se a’ suoi nepoti restituissero l’imperio. Venendole dunque promesso di spalancarle le porte e acclamare Antonino imperadore, se nottetempo e di nascosto s’intromettesse negli alloggiamenti, la vecchia ardita non si ricusò, essendosi posta in