Pagina:Erodiano - Istoria dell'Imperio dopo Marco, De Romanis, 1821.djvu/147


istoria libro iv. 143


lestra ed in altri onesti esercizj. Era egli eziandìo paziente e piacevole senza distinzione di persone, e tal, correane la fama, che si era guadagnato tutti i cuori. All’incontro Antonino avea modi bestiali e feroci, ed alieno dagli studj geniali di Geta, affettava parere zelante della durezza castrense e della vita militare, e sempre in furie, e minacciando piuttosto che persuadendo, per paura, non per benevolenza accattivava amicizie.

Intanto, riescendo inutili tutti gli sforzi della madre per riconcigliarli, venne loro in capo di partire in due parti l’imperio, acciò la stanza di Roma non desse luogo all’uno di soggiacere all’insidie dell’altro. Per l’effetto del qual pensiere, fatti venire gli amici del padre, in presenza della madre presero a discorrere, che l’Europa si rimarrebbe ad Antonino, e le terre che le son dirimpetto, e van comprese sotto il nome di Asia, aggiudicherebbonsi a Geta, quasi che la divina provvidenza avesse a tal’uopo frapposto il mare tra i due continenti. Furono insieme di accordo, che Antonino aver dovesse il suo quartier generale a Bisanzio, e Geta in Calcedoni di Bitinia, città che guardandosi di fronte erano al caso di servir da propugnacoli a’ due imperj, e vietarne l’accesso. Dipoi che i senatori europei rimanessero in Roma, e gli altri se-