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istoria libro iii. 137


anch’essi non disuguagliarli nell’amore loro, e nella loro obbedienza.

Conoscendo allora Antonino di non far punto breccia nell’animo de’soldati, si accordò co’ barbarie, fatta la pace e ricevutine statichi, se ne venne ove rimasti erano la madre e il fratello. La madre tutto fece per fargli fare la pace, aitandola in questo quanti restavano degli amici e consiglieri di Severo. Di maniera che Antonino, trovando da per tutto ostacoli alle sfrenate sue voglie, per forza discese non a fare la pace ma a simularla. Così ambedue i fratelli, regendo con egual potere l’imperio, partirono d’Inghilterra e s’avviarono a Roma seco portando le reliquie paterne. Le quali erano le ceneri dell’arso corpo di lui, che asperse di balsami odorosi si eran raccolte in un vaselletto di alabastro da collocarsi in Roma ne’ depositi imperiali. Così coll’esercito vittorioso, traversato l’Oceano, pervennero in Francia.

Noi dunque abbiamo in questo libro narrato in qual modo finisse Severo di vivere, e come i suoi figliuoli assumessero l’impero.

Fine del Libro Terzo.