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istoria libro iii. 129


zo. Allora tocca a voi di scuoprire la verità. Intanto date ordine che si faccia silenzio: perchè se gli passa per la mente il menomo sospetto, tutto va a monte. Così detto, piglia uno a se fedelissimo, al quale impone di correr tosto a Plauziano, e dirgli a suo nome, che non indugi, anzi voli; giacer morti ambo i principi; esser duopo occupare il palazzo prima che la cosa si divulghi, per invigorirsi e far parere non di aspirare all’imperio, ma di possederlo, acciò tutti di buona voglia o no sieno per prestargli obbedienza. Era già di notte, quando Plauziano, dando fede a queste parole e gonfio di alte speranze, arma sotto il vestito la corazza, e montato in carrozza si fa condurre frettolosamente a palazzo, tenendogli dietro assai poche persone che credeano fosse stato dimandato dagl’imperadori per affari d’importanza. Entrato che fu senza impedimento in palazzo: non passando per mente alle guardie ciò che dentro si machinava: gli si fa innanzi il tribuno, e con faccia di menzogna lo saluta imperadore: e posta la sua mano a quella di lui, lo mise dentro alle stanze nelle quali gli mentia giacer morti i due imperadori. Avea quivi Severo preventivamente appostate alcune guardie, acciò appena fosse dentro, gli mettessero le mani addosso Plauziano, che avea a tutt’altro il pensiere,