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ma, per ritrarne un campo di battaglia. Dicon poi che in questo stesso luogo fosse Dario da Alessandro, in quella ultima e grandissima battaglia, sconfitto e preso, rimanendo anche in tal circostanza i settentrionali a’ meridionali popoli superiori. Si eleva ancora in sul monte a trofeo di tanta vittoria una città detta Alessandria, ed il ritratto in bronzo di quegli da cui ebbe il luogo tal nome. Avvenne dunque che venissero alle mani nel medesimo luogo gli eserciti di Negro e di Severo, e sortissero eziandìo parità di fortuna.

Ambedue dunque gli eserciti stettero sino a sera ordinati a combattere, e la notte per orridi presagimenti stettero desti ed ansiosi. Appena era dì, che, aizati da’ loro generali, si serrano ambi a battaglia, assalendosi con ardore incredibile per isperanza che la fortuna dispositrice dell’imperio ultimerebbe quivi ogni contrasto. Fu il combattimento atrocissimo, e tale la mortalità, che i fiumi, i quali per mezzo quella pianura s’adimano, venivano più dall’impeto del sangue che da quel delle acque al mare sospinti. All’ultimo piegarono gli orientali, e si dettero alla fuga, inseguiti a tergo dagli illirj, che gli atterrati da ferite precipitano in mare, e fanno man bassa di coloro che rifuggiti si erano a’ monti. Così venia tagliato a pezzi non solo l’e-