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istoria libro ii. | 97 |
sì di averla senza colpo di spada, e senza alcun suo pericolo acquistata. Severo poi per dare a tali cose un’apparenza maggiore di verità ne dà parte al senato, ordina che si conj moneta coll’impronta di lui, che si rizzino statue, e similmente altri onori gli fa conferire, da esser fuori di dubbio che si darebbe fede a tante lusinghe.
Provveduto avendo a ciò con prudenza sì grande, ed isgombrato ogni sospetto dell’Inghilterra, riunì d’intorno a se gli eserciti illirici e tutt’altro che gli necessitava, e prese via per marciare contro Negro. Ma in quai luoghi per tal viaggio si fermasse, quali a questa o a quell’altra città discorsi tenesse, quai prodigj apparissero, i traversati paesi, le battaglie, e quanti per parte fossero uccisi, son cose queste delle quali hanno scritto copiosamente assai storici, e massime i poeti che presero per materia la vita di Severo. Io non ho per iscopo che raccorre in fascio quegli avvenimenti, de’ quali ho piena cognizione, e che sotto diversi principi in settant’anni sono accaduti: onde principierò a narrare le principali e le più eccellenti imprese operate da Severo, senza adombrare la verità in favore di persona (come si pare aver fatto molti scrittori di que’ tempi ) e senza trasandare cosa che sia degna di memoria.
Fine del Libro Secondo.