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VIII
vità d’opere insigni; così ragion vuole,
ch’esso eziandio concorra a formarlene il
solenne real corredo, ove a tutta gala trar
si voglia in comparsa.
Nè poco egli è di vero lo sfoggio, che
quindi ancora la nostra Poesia ne può fare. Imperciocchè, come osservò il dottissimo, e
in questi studj sovra ogn’altro
versato, ab. Quadrio (1) „Non ci ha quasi città
riguardevole nell'Italia, che nella nativa sua, e propria lingua poesia non vanti, e non mica da uomini
volgari, ed a caso, ma da sollevatissimi ingegni con avvedimento composte, e piene di vivezza e di grazia tanto, che avanzano molte di esse le scritte in colta favella ”. Dal che deduce egli con magistral franchezza
quanto modestamente per noi si è fin’ ora osservato,
val a dire, che ciò fa vedere quanto questa nazione sia
nel maneggio della poetica arte ammirabile sopra quante ebbero mai, o hanno intelletto di poesia ”. Il che se a qualche Italiano perduto dietro le straniere poesie, perché o inconsapevole dell’abbon-
(1) Stor. e Rag. d’ogni poesia vol. 1. p. 207.