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VIII

cennato Codice in Roma stessa, ove trasferiimi espressamente per accertarmi della genuina loro lezione, onde pubblicarle il primo in Italia esattamente conformi a quel testo. Ometterò qui le particolarità esposte nella lettera mia divulgata negli anzidetti Giornali, e preceduta da troppo benevole parole dettate dall’amicizia, l’una e le altre riprodotte nel Manifesto d’associazione alla stampa presente in data del 1. del di questo mese; e solo dirò, che non mi parve di mandar tali Epistole, di somma importanza per la filologia e per la storia, del tutto ignude nel semplice dettato latino, ma vestite di fedel volgarizzamento, di chiose e d’argomenti che aggiungesser loro sufficiente chiarezza. Il qual volgarizzamento io debbo alle cure di persona amica, prestatasi ad eseguirlo per compiacere alle mie istanze, e che per la naturale sua riservatezza m’impose di non nominarla; ond’è che neppur mi si concede di parlare in verun modo del qual siasi suo lavoro, in cui peraltro si scorgerà essersi impiegata la più coscienziosa diligenza.

III. L’ottimo amico mio sig. Pietro Fraticelli, che spesso dovrò d’ora in poi ricordare, nella recente sua ristampa delle Lettere già note di Dante1 recò per esteso il Ragguaglio2 primamente pubblicato dal Professore alemanno di quelle tuttora inedite, e che per caso stranissimo gli andaron perdute mentre sfavasi preparando a darle in luce. L’indicato Ragguaglio viene da me riprodotto colla erudita prefazione dell’Editore fiorentino (Lett. B. C.), contenendo ambedue utilissime osservazioni concernenti all’Epistole stesse, agli altri minori dettati dell' Autore, ed alla di lui biografia; intorno alle quali però mi parve opportuno di aggiungere qualche singolare avvertenza e notizia, che riguarda più da vicino le mie cure.

IV. In questa riunione di disquisizioni era necessariamente inevitabile qualche ripetizione di cose già osservate o dette in varia for-

  1. Dantis Alighierii Epistolae quae exstant, cum disquisitionibus atque italica interpretatione Petri Fraticelli. Florentiae 1810 in 18º
  2. Ivi, pag. 165 a 198.