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disputa 189

ricercarsi in quale, come nella propria causa, abbiasi a ridurre. Non nel cielo della luna; perchè essendo la luna stessa l’organo della sua virtù, od influenza; e declinando essa tanto per lo zodiaco dalla equinoziale verso il polo antartico, quanta verso l’artico; così eleverebbe al di là della equinoziale, come di qua: al che ripugna il fatto. Nè vale il dire, che quella declinazione non potè essere pel più avvicinarsi alla terra per eccentricità; perchè se questa virtù di elevare fosse nella luna (essendoche gli agenti più vicini operino più efficacemente), avrebbe di più elevato colà, che qui.

§. XXI. Questa stessa ragione rimuove da consimile causalità tutte le orbite de’ pianeti; ed essendo il primo mobile, cioè la nona sfera, uniforme per tutto, e per conseguenza virtuato da per tutto uniformemente; non vi ha ragione, per cui elevasse più da questa, che da altra parte. Non essendo pertanto molti i corpi mobili, oltre al cielo stellato, ch’è l’ottava sfera; ne viene per necessità, che ad esso si riduca questo effetto. Ad evidenza di che è da sapersi, che sebbene il cielo stellato abbia unità nella sostanza, ha però moltiplicità nella virtù; per lo che fu necessario, che avesse quella diversità nelle parti, la quale vediamo, e che per organi diversi influisse diverse virtù: e chi queste cose non avverte, si riconosca fuori dei limiti della filosofia. Osserviamo in esso differenza nella grandezza e nella luce delle stelle, nelle figure ed imagini delle costellazioni; le quali differenze di certa esser non ponno inutili, come manifestissimo dev’essere a tutti quelli che sono istruiti nella filosofia. Laonde altra è la virtù di questa stella e di quella, ed altra di questa costellazione e di quella; ed altra virtù hanno le stelle che sono di qua dall’equinoziale, ed altra quelle che sono di là. Per lo che essendo simili i volti inferiori ai superiori, come dice Tolomeo; ne consegue, che questo effetto non può ridursi che nel cielo stellato, come si è veduto; perchè la somiglianza del virtuale agente consiste in quella regione del cielo, che sta sopra a questa terra scoperta. E siccome questa terra scoperta si estende dalla linea equinoziale sino alla linea che descrive il polo del zodiaco intorno al polo del mondo, come di sopra si è detto; egli è manifesto, che una virtù elevante hanno quelle stelle, che sono nella regione del cielo da questi due cerchi contenuta, sia che elevi per modo di attrazione, come il magnete attrae il ferro, sia per modo di compulsione, col generare vapori impellenti, come in alcune particolari montuosità. Ora per altro si ricerca: Essendochè quella regione del cielo è mossa circolarmente, perchè quella elevazione non fu circolare? Rispando, che appunto non fu circolare, perchè la materia non bastava a tanta elevazione. Ma allora vie più s’insiste, e domandasi: Perche l’elevazione emisferiale fu piuttosto da questa parte, che dall’altra? A ciò dee replicarsi, come dice il Filosofo nel II del Cielo, allorchè domanda, perchè il cielo si muova da oriente in occidente, e non al contrario: ivi egli dice, che cotali quistioni procedono o da molta