Pagina:Epistole di Dante Allighieri.djvu/12

xii

cum advolaverit aquila in auro terribilis, quae nunc Pireneu, nunc Gaucason, nunc Atlanta supervolans, militiae caeli magis confortata sufflamine, vasta maria quondam transvolando despexit?» — Parole piene di suono e di lume , che ne ricordano uno dei più bei passi della Divina Commedia ove si parla delle vittorie dell’aquila romana condotta dai Cesari in ogni parte del mondo. Le quali bellezze non voglio già impicciolire, riducendo a poche membra quel fortissimo corpo, che nelle seguenti pagine tutto intero si manifesta.

XII. Avvertirò soltanto i lettori, tener qui l’Epistole finaddesso inedite, un ordine diverso da quello che hanno nel Codice, essendomi paruto conveniente di seguitare colle già edite la successione esatta delle date per quelle che ne sono fornite, e la più probabile per le altre che mancano d’ogni nota cronologica, desumendola incirca dalle circostanze e dai fatti ivi esposti. Il qual ordine sembrami voluto dalla ragione in un epistolario, che si riferisce agli avvenimenti coevi all’Autore, od a cui ebbe parte, e che furon causa naturale o impellente delle sue azioni, ovvero influirono sopra i suoi sentimenti ne’suoi rapporti co’varii personaggi piii distinti e potenti del tempo suo. E dove non potei, nel contrasto delle opinioni e nella mancanza di documenti storici irrefragabili assegnare alle Lettere gli anni per assoluto in cui furono scritte, m’appigliai al partito di aggiungere presso a quelli presuntivamente indicali il segno interrogativo come soglion fare i naturalisti quando sono in dubbio se qualche pianta o minerale appartenga a specie da altri rinvenuta o descritta.

Già otto delle quattordici Epistole hanno la data sicura: e sebbene sulla XIII all’Amico fiorentino, da me assegnata al 1316 e prima di quella a Cangrande Scaligero, sia di parere diverso il ch. sig. conte Cesare Balbo, che la pospose a quest’ultima in ordine e in tempo;1 tuttavia per la profonda venerazione che professo al citato insigne personaggio, il quale cotanto illustra la patria e le lettere ita-


  1. Vita di Dante, Torino, 1839 in 12°, vol. II, cap. XIV, pag. 278.