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ro di strade comuni, minor numero di linee navigabili, e le meno comode — dove il suolo è povero — gli uomini pochi, seminati pei colli, e pei monti, miseri di tutto, e persino scarse le pubbliche Beneficenze.
Nello stabilire in un regno una nuova, grande, e costosa via di comunicazione non doversi considerare qual legame, qual rapporto abbia essa attualmente, o possa aver in seguito con tutte le comunicazioni di simil genere del regno, e degli Imperj vicini, ma doversi operare sbadatamente, a capriccio, andare intanto per dove più torna ad un qualche interesse egoista, ad una qualche speculazione di borsa, e lasciar poi che il caso governi il resto.
Nelle strade a guide di ferro, i carichi retrocedono sopra pendenze del 3:60 per mille o poco più, e per salire su quelle pendenze la spesa del combustibile è doppia che per l’identico carico sopra di un carico orizzontale. Per questo nelle grandi linee delle strade di ferro il massimo della pendenza è il 3 per mille, e la Commissione Castelli, di sua autorità, lo stabilisce del cinque.
Nelle strade di ferro le curve sono dannose alla celerità, alla sicurezza, ed alla economia del transito: Essa le trova indifferenti anzi utili per la scoperta di Arnoux che non intese, che citò senza comprendere in che consistesse, che