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E Febo-Apolline Ti die’ tal cetra,
10Ch’alto ne suonano Pindo e Libetra.
Te nuovo Sofocle gemer più volte
Udîr le attonite sceniche volte;
Ed a Te plaudere udissi intanto
Il Calidonio sire del canto1.
15Tu caro a Temide, a Sofia caro,
Per più d’un utile lavor preclaro,
Questi ricovera, benchè mal tersi,
Quali essi sieno, poveri versi.
E voi, Pieridi, faconda schiera,
20Fate il mio picciolo libro non pera.