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LXXI.

da ausonio.


Per compra libreria tu il dotto fai:
     Compra la cetra ancor; vate sarai.


LXXII.

da marziale.


Loda Berga i miei versi, e li declama:
     Chi averli in mano, e chi in saccoccia brama;
     Ne viene ad un stupore;
     Noja a un altro, vergogna, odio, livore:
     Così appunto vogl’io;
     Ora piace a me pure il libro mio.


LXXIII.

dallo stesso.


Ha Taide bianchi i denti,
     Lecania maculati:
     Proprj gli ha questa, e quella gli ha comprati.