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fatti e teorie 87

mia è pensata come un principio di selezione naturale, nella lotta fra le diverse rappresentazioni dei medesimi fatti, che si svolge nel campo individuale e sociale.

A questa veduta magnifica, si può aggiungere soltanto l’osservazione (messa in luce negli esempii precedenti) che il criterio di economia presenta, in diversi casi, un diverso valore determinativo; e mentre spesso impone la scelta entro un certo sistema di concetti o d’immagini, più di rado riesce a dirimere la questione di preferenza fra rappresentazioni diverse.

Ma se alla veduta della Scienza attuale si contrappone la veduta genetica, l’arbitrarietà delle ipotesi rappresentative va connessa anche alla possibile estensione delle teorie; e da questa spesso emerge un criterio di giudizio, risolvente il conflitto.

Ora in questo secondo aspetto, la teoria scientifica ci appare come uno sviluppo psicologico, che procede in un senso propriamente induttivo, cioè trae da nuove associazioni ipotesi nuove, e dalla verifica di queste s’innalza ad associazioni e ad ipotesi più estese e più precise.

Riprendendo il confronto biologico, in cui la vita delle teorie si confronta con quella degli esseri organizzati, si può dire che la legge d’economia pone soltanto un limite a codesto sviluppo, così come la selezione naturale opera una eliminazione degli esseri inadatti alla vita. Ma le cause positive dello sviluppo sono da ricercare nell’attività psichica, ed il modo di quello deve spiegarsi mediante una veduta delle leggi che a questa presiedono. Le ragioni storiche (che possono essere contrapposte all’eredità biologica) costituiscono un primo indirizzo di spiegazione; ma alla veduta storica si può aggiungere una critica dei processi mentali, che valga propriamente a dilucidare la formazione e la variazione dei concetti.

Pertanto sorgono di qui due ordini di problemi.

In primo luogo i problemi che si riferiscono allo sviluppo deduttivo della Scienza, cioè ai processi logici di trasformazione dei concetti e delle ipotesi, riguardati sia nell’aspetto puramente psicologico, sia nella applicazione propriamente scientifica. Dall’esame di questi scaturirà in particolare l’arresto necessario di ogni sviluppo deduttivo; sicchè l’alternarsi di una fase induttiva e di una fase deduttiva, che abbiamo scorto nelle costruzioni teoriche, si paleserà sotto un aspetto più generale come legge di sviluppo delle scienze.

Appunto allo sviluppo induttivo della Scienza si riattacca il secondo ordine di problemi cui accennavamo testè: si tratta di spiegare il significato reale e l’acquisto dei concetti più generali ed astratti della Geometria, della Meccanica, ecc., a cui fanno capo le varie rappresentazioni che formano oggetto delle particolari teorie.

Per tal modo la critica della Scienza ci mette in faccia a ben determinate questioni gnoseologiche.