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86 capitolo ii


«La pressione osmotica di una soluzione è proporzionale alla temperatura».

E ciò fu sufficientemente verificato dall’esperienza.


Negli sviluppi precedenti abbiamo adoperato la rappresentazione meccanica come un modo di determinare ciò che corrisponde alla pressione di un gas, nell’analogia stabilita fra gas e soluzioni. L’ipotesi cinetica può dopo ciò ritenersi fino ad un certo punto come indifferente, limitandone l’applicazione ai principii dell’energetica. Appunto in base al principio dell’equivalenza fra calore e lavoro, Van’ t’ Hoff è riuscito a spiegare i fatti dell’abbassamento della temperatura di congelazione e dell’innalzamento della temperatura di ebullizione, che, per le soluzioni diluite, è proporzionale alla concentrazione (esperienze di Raoult). Infatti, se ci si riferisce, p. es., al secondo caso, basta notare che per far bollire un liquido contenente una sostanza disciolta, occorre fornire oltre al calore di vaporizzazione, un calore equivalente al lavoro di compressione della soluzione.

Nel successivo progresso della teoria delle soluzioni, la rappresentazione cinetica occupa ancora un posto secondario. La legge chimica di Dalton (relativa ai volumi di combinazione dei gas) si estende alle soluzioni, in base alla teoria atomica (ipotesi di Avogadro), e si corregge allo stesso modo, ammettendo la decomposizione delle molecole in ioni.

Ma quando si tratta di render conto di certe particolari differenze fra i gas e le soluzioni, il ricorso alle ipotesi cinetiche rappresentative ritorna utile, giacchè, l’ipotesi di una azione del solvente sul movimento delle particelle in soluzione, conduce con Jahn, ad una correzione delle leggi delle soluzioni, in un ordine d’approssimazione maggiore.


§ 28. Economia e sviluppo psicologico delle teorie.

Gli esempii, scelti da alcune teorie fisiche più determinate, illustrano ciò che abbiamo detto innanzi sotto forma generale, e ci conducono a conchiudere la nostra critica delle teorie, con una nuova posizione di problemi.

Notammo già che una teoria scientifica può essere riguardata o come formata, da un punto di vista attuale, o nel suo sviluppo, cioè da un punto di vista genetico.

Sotto l’aspetto attuale la teoria si presenta come un insieme di fatti e quindi di previsioni; ma le stesse previsioni possono riuscire più o meno facili, dipendentemente dalla costruzione dei concetti.

La facilità della previsione viene considerata da E. Mach come lo scopo della scelta, che in ogni momento dello sviluppo scientifico si fa fra teorie equivalenti; più precisamente il Mach esprime questo scopo dicendo che la conoscenza tende ad assumere la forma più economica. E la legge di econo-