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42 | capitolo i |
Ora nella formazione dei concetti scorgeremo, non soltanto una economia del pensiero (conformemente alle vedute del Mach), bensì anche uno sviluppo psicologico fino ad un certo punto determinato, il cui studio ci condurrà a discutere per una parte i problemi della Logica, per l’altra l’acquisto dei concetti più generali della Geometria e della Meccanica, il loro significato reale e la loro progressiva estensione. Sono questi primi problemi della Scienza che debbono costituire, nel nostro intendimento, una introduzione alla Gnoseologia positiva.
Qui vogliamo ancora mettere in evidenza il duplice aspetto secondo cui tale scienza gnoseologica può essere considerata, ove la si riguardi sotto un punto di vista logico o psicologico.
Nel primo aspetto, proprio alle scienze della natura, la critica si volge al reale, e intende a indagarlo come oggetto del sapere indipendente dalle cause d’errore che tengono alla debolezza del nostro intelletto. La Gnoseologia così intesa viene ad integrare la Logica propriamente detta, della quale importa restringere il significato, seguendo una rigorosa interpretazione della parola, affinchè lo studio che concerne la coerenza formale del ragionamento non tolga la lucida visione delle basi empiriche della conoscenza di fatto.
Ove si assegni alla Logica di dettare lo schema rigoroso della dimostrazione e della definizione, rimane posto ad una ricerca più larga volta ad indagare il processo per cui il materiale greggio delle sensazioni si lascia subordinare ad uno schema siffatto. Del resto il puro esame logico si conchiude in un giudizio formale, respingente le deduzioni erronee, e rifiutante di ragionare su concetti mal definiti; mentre in questo campo si esercita invece la critica gnoseologica, per la quale ogni procedimento scientifico, sia pure imperfetto, rappresenta un tentativo e generalmente un passo verso la realtà, ed ha in questo senso un valore che non deve essere trascurato.
Più chiaramente diciamo che la Logica segna la via ideale del procedimento di costruzione scientifico, dove la Gnoseologia positiva ne addita la via reale; cadono nel dominio della prima soltanto i metodi di prova, (e propriamente, secondo il nostro concetto, di prova formale o analitica), mentre appartengono alla seconda anche i metodi di scoperta.
A questo scopo si riattacca la considerazione della teoria della conoscenza nel suo aspetto psicologico. Il procedere dell’intelletto umano, indipendentemente dalla rispondenza colla realtà del resultato raggiunto, deve formare oggetto di un’indagine particolare; la quale di mezzo agli elementi variabili ritrovi i dati subiettivi nella rappresentazione del fatto, illuminando così la funzione psicologica del conoscere.
Le due ricerche si legano e convergono ad un fine comune per rispetto alla Scienza: una separazione progressiva del subiettivo e dell’obiettivo nei varii ordini di conoscenza, e un giudizio comparativo delle teorie scientifiche