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introduzione 29

elemento si deve se, pure nei più strani sistemi metafisici, s’incontra qualcosa che sembra preludere a qualche scoperta o veduta scientifica, effettivamente conseguita di poi.

D’altronde accanto alla costruzione delle ontologie metafisiche, non nascondenti la loro pretesa di porgere una scienza definitiva e completa (e non curanti di ricercare se tali aggettivi dopo quel nome abbiano un senso) altri sistemi ontologici sono stato costruiti, e si costruiscono tutti i giorni, circoscritti nel campo di un ordine di cognizioni. Nè manca la tendenza dello spirito umano ad isolarsi nella loro contemplazione, e ad estenderne la validità al di là del loro campo primitivo!1

Queste costruzioni più modeste, e più utili, che si trovano spesso confuse alla Scienza, non sono sfuggite alla critica implacabile di Comte, che le ha denunziate come metafisiche. L’etere o i fluidi, di cui i fisici popolano ipoteticamente il mondo invisibile, non hanno trovato grazia presso di lui; e lo stesso si dica di tante altre concezioni analoghe, anche oggi accolte da numerosi scienziati. Che la condanna di Comte sia giustificata in quanto a siffatte costruzioni e teorie si vuol dare il senso di conoscenze obiettive, chiunque abbia spirito positivo sarà disposto ad accordare; ma che codeste teorie (diciamo pur metafisiche) non abbiano proprio alcun valore, come rappresentazioni psicologiche, nel processo genetico della Scienza, è una tesi che non può essere accolta senza uno studio critico più approfondito di codesto processo.

Ma è orami tempo di spingere la critica del positivismo entro campi scientifici determinati.


§ 24. Positivismo fisico.

In nessun altro ramo dello scibile, lo spirito positivo ha avuto una così alta esplicazione come in talune vedute recentemente affacciatesi nelle scienze fisiche. Ciò apparirà ben naturale del resto a chi consideri che alla Fisica appunto si deve la prima concezione realistica del fatto, e dalla Fisica il metodo sperimentale ha preso origine.

  1. Un esempio caratteristico è la dottrina dell’evoluzione, divenuta nella costruzione di H. Spencer un vero sistema metafisico, sebbene non viziato dal trascendentalismo, cui l’autore ha lasciato un posto soltanto fuori della parte positiva della sua filosofia.
    Per estendere e giustificare l’evoluzione oltre il campo biologico (ove essa costituisce una teoria scientifica) l’illustre filosofo è stato tratto a porre nei «Primi principii» delle proposizioni generali, come «l’instabilità dell’omogeneo», il distinguersi di questo sotto la «forza incidente» ed altre consimili: proposizioni alle quali nessun cultore della Meccanica vorrà accedere, senza beneficio di inventario; ma cui ciascuno potrà riconoscere il valore di immagini, sotto certi rapporti, assai felici.