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introduzione 27


Comunque, lo spirito positivo che informa tutta l’opera del Comte, e da cui essa riceve il nome, si manifesta in una cernita rigorosa delle conoscenze cui viene attribuito il carattere di obiettività. Questo spirito, indipendentemente dalla scuola dei letterati e dei sociologi, che si sono dati a sviluppare soprattutto alcuni resultati delle ultime costruzioni comtiane, ha esercitato una potente azione nei varii rami della Scienza, ed ha toccato la sua più alta espressione nel campo delle conoscenze fisico matematiche, onde il Maestro trasse i suo caratteri speculativi.

Frattanto l’azione suddetta, in ogni ordine dello scibile, si palesa in un duplice modo: con uno sforzo per raggiungere una forma di conoscenza, sempre più indipendente dalle varie rappresentazioni possibili; con un disinteresse completo per tutto ciò che concerne codeste rappresentazioni, e con una condanna sommaria di quella Metafisica che da esse trae alimento.

Già dicemmo come questo lato negativo del positivismo, che pure sembra raccogliere il maggior favore, sia ai nostri occhi il più debole. La critica della Metafisica che ne esce fuori, per una parte concede a questa di più di quanto le si deve, per l’altra involge in una condanna dommatica qualcosa che pure in essa merita di essere rivendicato.


§ 23. Positivismo e Metafisica.

Vi è qualcosa da rivendicare nella vecchia Metafisica? E questo stesso dubbio non basta perchè da tutti gli uomini di scienza si decreti l’ostracismo verso chi lo propone?

Noi domandiamo che, innanzi di pronunziare la condanna, si ascolti l’imputato senza la presunzione di avere davanti un reo.

Anzitutto occorre sapere «che cosa s’intenda comunemente per Metafisica». Pochi forse o nessuno, fra i positivisti, si sono posti una tale domanda. O almeno essi si sono spesso fermati alla risposta «Metafisica è scienza dell’assoluto, posto al di là della relatività fisica1; questo assoluto è inconoscibile, e vana quindi la pretesa scienza che vi si riferisce».

Per noi invece l’assoluto è un simbolo privo di senso, definito con un procedimento vizioso, e quindi sotto questo aspetto, si concede troppo alla Metafisica, accordandole l’esistenza di un oggetto, sia pure non raggiungibile, cui essa si riferisca.

Tuttavia la definizione sopra riportata della Metafisica è incompleta: la Metafisica non combina soltanto dei simboli privi di senso, che si pretenderebbero significare qualcosa di trascendente, ma si affatica a rappresentare il suo oggetto mediante immagini, che hanno un significato concreto.

  1. A tale onore in fatti è stato assunto il vocabolo con cui si intese primamente indicare il libro della collezione aristotelica che vien dopo quello della Fisica!