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estensione della meccanica 327


Or dunque, in luogo di scegliere esclusivamente come determinanti dei dati fisici, si prenderanno tutte le circostanze notevoli che si presentano connesse alla vita, senza indagare la loro riduzione ulteriore; ed in luogo di semplificare arbitrariamente a priori il determinismo fisico nei mezzi viventi, si cercherà di riconoscere le differenze caratteristiche alte a porgere nel loro insieme una definizione positiva della vita.

A questo scopo si rivolgono fra l’altre alcune belle ricerche del nostro G. Galeotti, dalle quali risulta che il plasma vivente impedisce la diffusione di certe sostanze, che esso vieta in generale lo stabilirsi dell’equilibrio osmotico, ed in certi casi esercita una particolare opposizione agli ioni mossi da forze elettromotrici.


§ 40. Spiegazione teologica.

In ciò che precede ci siamo riferiti soprattutto ai fenomeni fisici svolgentisi in un mezzo vivente; a più forte ragione emerge quindi la necessità di una spiegazione sintetica dei fenomeni propriamente fisiologici. La nostra critica fa vedere che un tal modo di spiegazione non contraddice all’ipotesi meccanica ed al fisicismo teorico che ne deriva, purchè si tolga a questo ogni significato pratico come indirizzo di ricerca attuale.

Ma si tratta ora di riconoscere se almeno il fisicismo teorico non imponga qualche limite alla spiegazione accolta in Fisiologia, ed in ispecie se esso non implichi di riguardare come priva di senso ogni spiegazione teleologica.

Constatiamo anzitutto il fatto che dà origine al problema.

La maggior parte delle conoscenze fisiologiche ricevono una forma inversa di quella dove ci rappresentiamo un nesso fra cause ed effetti. Vi è luogo a riscontrare tale circostanza quasi in ogni ordine di fenomeni della vita, e non soltanto nello studio sintetico dell’essere vivente, bensì anche nella Fisiologia dei tessuti.

Se p. es. si voglia comprendere di quali sostanze un tessuto ostacoli la diffusione, si è indotti a fare appello all’idea di un utile o di un bisogno del plasma di reagire in un modo piuttosto che in un altro, come se l’antecedente potesse esser determinato dal conseguente anzichè viceversa. Questa stessa idea entra già nella cosidetta legge della reazione cellulare, la quale sembra porre il concetto del fine alla base di ogni spiegazione nelle scienze della vita.

Ma un tal modo di spiegare i fatti solleva gravi repugnanze in coloro che prendono come modello le scienze fisiche. Sembra a prima vista che fra la veduta teleologica ed il fisicismo, pur teoricamente compreso, sussista un contrasto irriducibile; ed i fisicisti ne deducono che ogni spiegazione teleologica debba essere rigorosamente eliminata come priva di senso.

Esamineremo fra un momento se il contrasto accennato possa comporsi;