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318 capitolo vi

parte determinano questi ultimi rapporti mediante le equazioni fondamentali della teoria;

2) svolgere deduttivamente l’interpretazione di queste equazioni, cioè riconoscere come esse porgano i varii dati fenomenici in funzione di alcune circostanze determinanti, il che esige soprattutto di integrare mercè le ipotesi complementari la conoscenza dei rapporti quantitativi con quella dei rapporti qualitativi corrispondenti. (Si ha un semplice esempio di questa integrazione nell’ipotesi fondamentale dell’Ottica elettro-magnetica: le stesse equazioni vengono interpretate come rispondenti ora ad oscillazioni elettro-magnetiche proprie constatabili mediante un risonatore hertziano o un coherer, ora a radiazioni luminose o calorifiche ecc. a seconda della grandezza di quell’elemento che ci rappresentiamo come una «lunghezza d’onda»).

Ora per chi abbia penetrato lo spirito di un tal modo di comprendere, riesce evidente che il punto centrale è una veduta sintetica dei rapporti generali attraverso uno schema semplificato, dove si faccia astrazione dai particolari tecnici delle esperienze e dagli sviluppi di calcolo.

Sarebbe estremamente desiderabile che coloro i quali trattano problemi di Fisica teorica avessero sempre cura di mettere in vista quest’aspetto sintetico delle spiegazioni prima ed all’infuori dei particolari delle esperienze o dei calcoli. Le trattazioni troppo analitiche non formeranno ostacolo a pochi spiriti superiori che riusciranno in qualunque modo a trarne fuori la sintesi; ma forse il voto che c’ispira la nostra debolezza può trovare accoglienza presso il maggior numero.



B - L’ipotesi meccanica e i fenomeni della vita.


§ 35. Introduzione.

Il modo di comprendere la «spiegazione meccanica» come «modello», non toglie valore alla tendenza unificatrice delle rappresentazioni parziali dei fenomeni, la quale mira ad un progresso estensivo della Scienza.

Tutti i problemi effettivi suscitati dalla filosofia meccanica possono quindi essere ripresi in esame nella loro nuova posizione scientifica. E pur venendo messo da parte il concetto trascendente della universalità del meccanismo, resta ancora aperto il discutere intorno ai limiti che esso potrebbe raggiungere.

Ora, per ciò che si riferisce alla spiegazione meccanica nella Fisica, si tratta soltanto di sapere fino a che punto sieno da tener fermi i principii classici della Dinamica newtoniana, ma in un senso generale è da ammettere che un tale modo di spiegazione sia ricevibile, che almeno possa ritenersi lo spirito del determinismo meccanico: riguardare i dati della realtà fisica futura come