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estensione della meccanica 297

fra le possibili traiettorie di un punto nello spazio, e la geodetica fra le possibili traiettorie di un punto sopra una superficie.

Le forze apparenti non sono che le reazioni dei legami.

Lo schema abbozzato da Hertz non è stato condotto da lui fino alla trattazione di problemi determinati, dove appaia in qual senso e modo possa risolversi convenientemente l’arbitrarietà che rimane nella scelta dei moti nascosti, e qual partito possa trarsi da codesta ipotesi per la spiegazione dei fenomeni.

Ma le rappresentazioni meccaniche dell’elettro-magnetismo sopra citate, p. es. il modello di Bierknes, possono valere come illustrazione del programma hertziano.

D’altronde si può osservare che i varii sviluppi della Fisica-meccanica analizzati fin qui tendono in generale a ridurre le forze al tipo elastico, sicchè per realizzare l’idea di Hertz importa costituire in modo completo, secondo le vedute di Thomson, una trattazione della elasticità riguardata come movimento.


§ 25. Elettro-magnetica dei corpi in movimento: teoria di Hertz.

Lo sviluppo speculativo che tende alla spiegazione meccanica dei fenomeni elettro-magnetici fa capo ad un modello di tipo cartesiano teoricamente generale e perfetto, benchè non ancora svolto adeguatamente in modo concreto. Ma le speculazioni intorno a questo meccanismo nascosto restano troppo lontane dalle applicazioni concrete della teoria, la quale, come abbiam visto, ha un contenuto indipendente dalle sue basi meccaniche.

Ove si tratti di proseguire queste applicazioni, di perfezionare e di estendere il modello elettrico dei fenomeni ottici, le forze elettriche possono venir assunte come dati primitivi senza investigarne la possibile riduzione.

Così appunto accade nelle equazioni hertziane, che abbiamo considerato nel § 23 limitandoci alla Elettro-magnetica dei corpi in quiete; così ancora nei nuovi sviluppi a cui ha condotto il tentativo di coordinare i varii fenomeni elettro-magnetici dei corpi in movimento, ed in particolare nella teoria di Lorentz.

Vogliamo render conto in breve di queste dottrine lasciando da parte gli sviluppi precedenti di Maxwell; e prendiamo le mosse dalla trattazione della elettro-magnetica dei corpi in movimento di Hertz, cercando d’interpretare la genesi dell’idea direttrice che l’ispira.

Se consideriamo un mezzo indeformabile in quiete (o ritenuto come tale), e determiniamo in esso un campo elettro-magnetico (mediante corpi immobili, elettrizzati o magnetizzati o percorsi da correnti) troviamo che in ogni punto la forza elettrica e magnetica sono legate dalle equazioni differenziali, il cui contenuto è stato analizzato nel § 23.