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estensione della meccanica 287

mica, rappresentazioni analoghe vengano portate con frutto nei nuovi studii sull’elettro-magnetismo.


§ 18. Localizzazione e movimento dell’energia.

Vi sono d’altronde due modi di rappresentazione energetica dei fenomeni.

Il primo, che risponde a scopi utilitari parziali (soprattutto nella recente Fisico-chimica), tende a prescindere dagli elementi visivi che si connettono ai rapporti locali, prosegue insomma e conclude ad una più alta astrattezza il tipo del modello meccanico newtoniano.

Ma di contro a questo sorge un diverso sviluppo nel senso cartesiano, che può dirsi rappresentato dalle teorie sulla localizzazione e sul movimento dell’energia.

Qui l’energia viene per così dire materializzata, poichè la si assimila ad un fluido diversamente denso nelle varie regioni dello spazio, e la spiegazione dei fenomeni è ridotta a descrivere il moto di codesto fluido.

Queste immagini scaturiscono dalla teoria dell’elettricità (cfr. § 21). Maxwell dapprima ha localizzata l’energia elettrica nei dielettrici, e Poynting ha rilevato la semplicità con cui questa si muove: a meno di una deformazione che non altera i volumi, il flusso è normale al piano delle forze elettrica e magnetica, e proporzionale all’area del loro parallelogramma.

Più recentemente il Volterra ha proposto un modo di localizzare l’energia newtoniana ed elastica, e ne ha descritto il moto. Un vero modello ottico delle migrazioni dell’energia.

Di questi resultati speculativamente belli non si potrebbe apprezzare oggi il valore positivo.

Essi ci forniscono però una intuizione più sintetica delle discriminazioni fra proprietà interne ed esterne della materia. E relativamente alle nostre considerazioni hanno questo interesse: mostrano come il dualismo tra l’indirizzo cartesiano ed il newtoniano, che abbiamo riattaccato al contenuto sensibile delle immagini, si prosegua ancora nello sviluppo dei concetti energetici.


§ 19. Spiegazione elastica dei fenomeni ottici ed elettromagnetici.

Accanto agli sviluppi della Meccanica, nelle teorie generali della elasticità e del calore, sono da noverare quelli concernenti la luce, l’elettricità e il magnetismo. Dei quali vogliamo ora brevemente discorrere.

Anzitutto due sono i punti di riattacco di quest’ordine di fenomeni fisici al concetto generale della elasticità:

1) La rappresentazione della luce come vibrazione di un mezzo elastico (teoria delle ondulazioni di Fresnel);