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270 | capitolo vi |
chiara e distinta; invece la suddetta rappresentazione viene presa spesso dai newtoniani in una maggiore larghezza, come un dato attuale da utilizzare proseguendone le applicazioni.
Infatti la tendenza cartesiana a polarizzare le rappresentazioni nel senso ottico deve essere interpretata soprattutto come uno sforzo verso l’associazione più unificata dei dati sensibili, imperocchè le immagini visive hanno generalmente un posto preminente nelle costruzioni psicologiche, e ad ogni modo non riescono eliminate dalla intuizione delle forze, del movimento ecc.
All’opposto la tendenza newtoniana ad un modello tattile-muscolare, che si sovrappone all’intuizione visiva in una costruzione astratta, deve essere riguardata soprattutto come uno sforzo verso l’associazione più estesa dei dati sensibili.
La prima tendenza ha dunque un prevalente valore economico rispetto alla scienza compiuta ed un valore psicologico di stimolo alla ricerca; la seconda risponde meglio agli uffici della previsione scientifica. Ma soprattutto il successo delle due tendenze si collega al loro alternarsi.
E così la Gnoseologia positiva compone il dissidio in una veduta superiore del processo scientifico!
Se si prende come scopo superiore l’associazione più unificata ed estesa dei varii dati sensibili, si riconoscerà infatti che lo alternarsi dei due sviluppi ha condotto più vicini a questo scopo.
Ai primi tentativi in senso cartesiano siamo debitori soprattutto della teoria cinetica dei gas; ma l’ulteriore sviluppo degli studii sull’elasticità (sia la ricerca di una rappresentazione più approssimata delle proprietà dei gas, sia in ispecie quella di una rappresentazione dei solidi e dei liquidi) si concreta in una spiegazione di tipo newtoniano. Questa si svolge complicandosi nella teoria meccanica del calore ed assorge alla forma più astratta della Meccanica energetica; dove tuttavia le vedute sulla localizzazione e sul moto dell’energia (connesse ai progressi delle teorie elettriche) vengono a riaffermare la tendenza opposta verso il modello cartesiano.
Un progresso della spiegazione meccanica nel senso cartesiano si riconosce invero più distinto nelle teorie ottico-elettro-magnetiche; la nozione dei legami si estende con Maxwell, W. Thomson, ecc.; l’immagine visiva dell’atomo acquista più largo ufficio nei recenti sviluppi; e tuttavia si riafferma l’indirizzo opposto in un modello elettrico della Dinamica.
Sebbene un così vario e vasto movimento di pensiero non faccia capo ad una conclusione unica, si può dire sinteticamente che gli accennati sviluppi hanno condotto per una parte ad unificare le forze, per l’altra ad estendere