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introduzione 5


Essa non avrebbe mai raggiunto lo stato attuale, se non fossero venuti mutando di continuo la forma e l’enunciato dei problemi, adattandosi alle condizioni rinnovate del pensiero lo scopo delle ricerche.

Tal maniera di procedere appare così generale, in ogni ramo dello scibile, che uno spirito scettico, riguardante le cose sotto un aspetto particolare, ben potrebbe sorridere di un progresso cui non fu mai dato di seguire la linea retta.

Ma poichè, nondimeno, il riconoscimento del progresso s’impone a chi consideri le cose nel loro insieme, si rende palese come le questioni scientifiche racchiudano qualcosa di essenziale, indipendentemente dal modo particolare secondo cui esse vengono concepite, in un’epoca determinata, dagli studiosi che ad esse rivolgono la loro attenzione.

Ricercare e scoprire tale aspetto essenziale che ogni questione nasconde è ufficio di vero spirito filosofico, non pago di arrestarsi alla superficie delle cose.


§ 4. I cosidetti problemi irresolubili.

In un senso largo non vi sono problemi irresolubili, poichè ogni problema risponde ad un sentimento, talvolta oscuro, che può essere soddisfatto dalla scoperta di qualche fatto nuovo, il quale estenda la nostra potenza sul mondo esteriore.

Vi sono soltanto problemi non ancora espressi in un conveniente enunciato; e oziose discussioni, vuote di senso, nelle quali, per difetto di metodo, ci perdiamo talvolta lontano dallo scopo reale, che non sappiamo mettere in luce, cercando una risposta a domande mal formulate.

Così ci ammaestra chiaramente la storia della Scienza, dalla quale appunto vogliamo trarre qualche esempio istruttivo.


§ 5. La quadratura del circolo.

Non importa essere versati nella Geometria, nella Meccanica o nella Chimica, per avere udito ricordare alcuni celebri problemi come la quadratura del circolo, il moto perpetuo e la trasformazione dei metalli in oro, per cui tanto si affaticò il medioevo nella ricerca della pietra filosofale.

Siffatti problemi che d’ordinario s’invocano a testimoniare la debolezza dell’intelletto umano, umiliato dinanzi ad insuperabili difficoltà, offrono materia a più interessanti meditazioni, dalle quali viene riaffermata la fiducia nel pensiero scientifico.

Il problema della quadratura del circolo, è il più celebre, fra i tre enigmi che la Geometria greca ha lasciato in eredità agli sforzi dei successori.

La trisezione dell’angolo e la duplicazione del cubo avevano già ricevuto, nei tempi moderni, una conveniente risposta, ma la quadratura del cir-