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102 capitolo iii

l’aspetto reale la definizione implicita con una interpretazione concreta, fissando, mediante opportune osservazioni ed esperienze, il significato dei termini non definiti, coi quali si vogliono rappresentare oggetti concreti o rapporti fra oggetti, e fissare quindi quali fatti (o supposizioni di fatto) s’intendano espressi dai postulati, per modo che il contenuto reale dei rimanenti concetti non definiti risulti così determinato dalle relazioni poste.

Avvertiamo che l’essere incompleta sotto l’aspetto reale, non costituisce un difetto della definizione logica implicita, dato l’ufficio scientifico della teoria deduttiva, di cui essa è il fondamento. Si tratta invero di sottomettere un certo sistema di ipotesi ad un giudizio sperimentale, per mezzo di una razionale trasformazione di esse, e perciò importa che queste ipotesi vengano prese nel loro insieme isolatamente da ogni altra ipotesi che i fatti potrebbero suggerire; evidentemente un tale scopo si raggiunge nel modo più rigoroso, se si usa di un processo di trasformazione che pone momentaneamente in oblio i fatti medesimi.


§ 8. Esempii: concetti fisicamente dati.

A dilucidare le cose dette innanzi, vogliamo accennare su qualche esempio il procedimento critico che deve porsi in opera per ottenere la definizione implicita di un concetto o di un sistema di concetti.

Anzitutto occorre distinguere due modi diversi secondo cui il concetto si presume dato:

1) o si tratta di concetti che si vogliono determinati in guisa da rappresentare una certa realtà fisica;
2) o si tratta di concetti, comunque acquisiti, che si considerano nella loro realtà psicologica, indipendentemente dalla rispondenza o meno di essi a qualche oggetto esteriore che da essi si ritenga rappresentato.

Si presenta il primo caso nelle teorie fisico-matematiche, i cui concetti risultano implicitamente definiti quando si siano determinate delle equazioni fra quantità, fornite da opportuni processi di misura; le quantità suddette sono qui gli oggetti non definiti, e le equazioni sono i postulati che ne esprimono i rapporti logici; la misura è il mezzo di interpretazione concreta, che serve ad attribuire alla teoria deduttiva il suo proprio significato fisico.

Ora lo sviluppo di questa teoria al cimento dell’esperienza, viene a modificare le equazioni suddette e quindi a correggere progressivamente la definizione implicita, la quale perciò esprime, in ogni momento del progresso della teoria, la più alta sintesi degli acquisti ottenuti.

Lo sviluppo di una teoria, il confronto delle misure che forniscono le quantità fondamentali, riescono talvolta a modificare indirettamente le equazioni, modificando l’interpretazione concreta delle quantità legate da esse.

Un esempio semplice di questa circostanza, vien porto dalla evoluzione