945Come pria s’abbattero. Altri lanciando
Oppugnâr la muraglia; onde levossi
Di terra un nembo che fece ombra al sole.
Enea sotto le mura attorneggiato
Da’ primi suoi, la destra alto e la voce 950Levando, or con Latino or con gli Dei
Si protestava, che due volte a l’armi
Era forzato e che due volte il patto
Gli si turbava. I cittadini intanto
Facean tumulto. E chi volea che dentro 955Si chiamassero i Teucri e che le porte
Fossero aperte, il re fin sulle mura
A ciò traendo; e chi l’armi gridando
S’apprestava a difesa. Era a vederli
Qual è di pecchie entro una cava rupe 960Accolto sciamo allor che dal pastore
D’amaro fumo è la caverna offesa;
Che trepide, confuse e d’ira accese,
Per l’incerate fabriche travolte,
Discorrendo e ronzando se ne vanno: 965Al cui stridor l’affumigata grotta
Mormora, e tetro odore a l’aura esala.
In questo tempo un infortunio orrendo
Timor, confusïone e duolo accrebbe 969Agli afflitti Latini, e pose in pianto