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[1320-1344] libro xi. 559

1320Vicino a la battaglia, indi il conflitto
Stava mirando intrepida e sicura,
E visto di lontan tra molte genti
Nascer nuovo tumulto e nuove grida,
Poscia in mezzo di lor caduta e morta
1325La vergine Camilla, Ah, sospirando
Disse, virgo infelice! troppo, troppo
Crudel supplizio hai de l’ardir sofferto,
Se d’irritar l’armi troiane osasti.
E di che pro t’è stato a viver nosco
1330Solinga vita, armar de l’armi nostre,
Gradire i boschi e venerar Dïana?
Ma te non lascerà la tua regina
Giacer disonorata in questa fine
De la tua vita: e la tua morte oscura
1335Non sarà tra le genti; e non dirassi
Che non è chi di te vendetta faccia;
Chè chïunque di ferro avrà ferito
Il corpo tuo, sarà meritamente
Di ferro anciso. Era a Dercenno, antico
1340Re de’ Laurenti, un gran sepolcro eretto,
Cui sopra era di terra un monte imposto
E d’elci annosi e folti un bosco opaco.
Qui la veloce Dea dal ciel calossi
Al primo volo; e di qui visto Arunte


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