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534 l’eneide. [695-719]

695La gran volsca virago, che n’addusse
Di cavalieri e di caterve armato
Sì bella gente. E se me solo appella
Il nemico a battaglia, e se v’aggrada
Che sol io gli risponda ed io sol osto
700Al ben comune, io solamente assumo
Sopra me questa impresa. E già non credo
Che le mie man sì la vittoria abborra,
Che per tanta, ch’io n’aggia, e speme e gioia
Accettar non la deggia. Andrògli incontro
705Con l’animo, se fosse anco maggiore
Del magno Achille, e come Achille, anch’egli
L’armi di Mongibello indosso avesse.
Io Turno, io che non punto a qual si fosse
Mai degli antichi di valor non cedo,
710Questa mia vita stessa a voi, Latini,
Ed a Latin mio suocero consacro
Solennemente. Enea me solo invita.
L’accetto, il bramo e ’l prego, anzi che Drance,
S’ira è questa di Dio, con la sua morte
715La purghi, o che la gloria me ne tolga,
S’è pur gloria o vertute. In cotal guisa
Consultando i Latini avean tra loro
Dispareri e tenzoni. Usciti a campo
Erano i Teucri intanto. Ed ecco un messo


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