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[670-694] libro x. 475

670Al colpo di Pallante, e morto cadde.
     Lauso che de la pugna era gran parte,
Visto al cader d’un sì degno campione
Caduta la contesa e l’ardimento
De le schiere latine, egli in sua vece
675Tosto avanti si pinse e rinfrancolle.
E prima di sua mano Abante ancise,
Ch’era di quella zuffa un duro intoppo,
E de’ nemici il più saldo sostegno.
     Or qui strage si fa d’Arcadi insieme,
680E di Toschi e di voi, Troiani, intatti
Ancor da’ Greci. E qui d’ambe le parti
Tutti con tutti ad affrontar si vanno.
Pari le forze e pari i capitani
Son d’ambi i lati; e quinci e quindi ardenti
685Si ristringono in guisa che gli estremi
Fanno ancor calca e ’mpedimento a’ primi.
     Da questa parte sta Pallante, e Lauso
Da quella, i suoi ciascuno inanimando,
Spingendo e combattendo. E l’un diverso
690Non è molto da l’altro nè d’etate
Nè di bellezza; e parimente il fato
A ciascuno ha di lor tolto il ritorno
Ne la sua patria. E non però tra loro
S’affrontâr mai; chè ’l regnator celeste


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