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[820-844] libro ix. 429

820A l’Orco ne mandasse. Ogni successo
Spiega di questa guerra in queste carte.
Tutto a voi, Muse, è conto; e voi la possa
E l’arte avete di contarlo altrui.
     Era una torre di sublime altezza
825Con bertesche e con ponti un sopra l’altro,
Loco opportuno. A questa eran d’intorno
Di fuor gl’Italïani, e dentro i Teucri;
E quei facean per espugnarla ogni opra,
E questi per tenerla. Avanti a tutti
830Si spinse Turno; ed una face ardente
Lanciovvi da l’un fianco, ove s’apprese
Con molta fiamma; così fiero il vento,
Così secchi e disposti erano i legni.
     Ardea la torre da quel canto, e dentro
835La gente per timor cercava indarno
Di ritrarsi dal foco: onde a la parte
Da l’incendio remota in un sol mucchio
Si ristrinsero insieme: e da quel peso
Da quel lato in un subito la torre
840Quasi spinta inchinossi, aprissi e cadde.
Il ciel ne rintonò; la gente infranta,
Storpiata, sfracellata, infra i suoi legni
Da l’armi proprie infissa, e fin ne l’aura
Morta e sepolta a terra se ne venne.


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