545Gli uscì l’alma di purpura vestita.
Con questa occisïon di buia notte
E di furtivo agguato il buon garzone
Fervidamente instava. E già rivolto
S’era contro a la schiera di Messápo 550Là ’ve ’l foco vedea del tutto estinto,
E là ’ve i suoi cavalli a la campagna
Pascean legati; allor che Niso il vide
Che da l’occisïone e da l’ardore
Trasportar si lasciava. E brevemente: 555Non più, gli disse, chè ’l nimico sole
Ne sorge incontra. Assai di sangue ostile
Fin qui s’è sparso: assai di largo avemo.
Molt’armi, molt’argenti e molt’arnesi
Lasciaro indietro. I guarnimenti soli 560Del caval di Rannète e le sue borchie
Eurïalo si prese con un cinto
Bollato d’oro, un prezïoso dono
Che Cèdico, un ricchissimo tiranno,
A Remolo tiburte ospite assente 565Fece in quel tempo. Remolo al nipote
Lo lasciò per retaggio e questi in guerra
Ne fu poscia da’ Rutuli spogliato:
Quinci gli ebbe Rannète, e quinci preda
Fur d’Eurïalo al fine. Egli gravonne